L’inizio della fine di Google Stadia? Google chiude lo studio di sviluppo di giochi
Google ha annunciato ieri l’intenzione di chiudere lo studio di sviluppo Stadia Games and Entertainment dedicato alla società. Lo studio, rivelato al mondo nell’ottobre 2019 quando Google ha annunciato ufficialmente il suo servizio di streaming di giochi Stadia, aveva sede a Montreal e Los Angeles e guidato da Jade Raymond, nota soprattutto per il suo lavoro come produttrice esecutiva presso Ubisoft.
L’annuncio è arrivato poche ore dopo che Kotaku ha pubblicato i dettagli sul piano di Google di chiudere lo studio di sviluppo.
Stadia è un servizio di streaming di giochi che consente agli abbonati di giocare a una selezione di giochi su quasi tutti i dispositivi con funzionalità Internet. L’attrattiva principale della soluzione è che il dispositivo del cliente non deve essere molto performante o disporre dell’hardware di gioco più recente per giocare ai giochi per computer.
Il tempo e il denaro sono i due motivi che Google fornisce per chiudere lo studio.
Creare i migliori giochi da zero richiede molti anni e investimenti significativi e il costo sta aumentando in modo esponenziale.
Lo studio non ha ancora prodotto un gioco, ma l’annuncio suggerisce che “giochi pianificati a breve termine” potrebbero essere rilasciati sulla piattaforma Stadia. La maggior parte dei dipendenti degli studi di gioco, circa 150 secondo l’articolo di Kotaku, “passerà a nuovi ruoli” secondo l’annuncio di Google.
Google vuole concentrarsi sulla piattaforma stessa e rassicura gli abbonati sul fatto che è impegnata nel cloud gaming e in Stadia. Google prevede di offrire Stadia e la tecnologia alla base di editori e sviluppatori di giochi.
Parole di chiusura
Google aveva grandi speranze e piani per Stadia e si è concentrato sull’introduzione di giochi di terze parti sulla piattaforma e sulla creazione interna di giochi esclusivi per attirare un pubblico più ampio. Uno di questi due pilastri è andato in frantumi con l’annuncio di Google, e resta da vedere quanto successo avrà la parte rimanente del business e la nuova direzione strategica di Google.
Una delle principali critiche rivolte sin dall’inizio a Stadia è stata quella che vale per tutti i servizi digitali in abbonamento con opzioni di acquisto: se il servizio viene chiuso, i clienti perderanno l’accesso a tutti i loro acquisti.
L’annuncio evidenzia la fragilità della piattaforma. Google non è l’unica azienda con difficoltà a creare studi di sviluppo di giochi interni. Anche Amazon sta cercando di entrare nel mercato. La società ha recentemente ritirato uno dei giochi creati da uno dei suoi studi di gioco perché non soddisfaceva le aspettative.
Stadia potrebbe benissimo essere in circolazione per molto tempo, soprattutto se il piano di Google di concentrarsi sulle partnership con studi di giochi ed editori è fruttuoso. La decisione di chiudere lo studio di sviluppo del gioco d’altra parte potrebbe essere la conferma per alcuni che la decisione di stare alla larga da Stadia è stata quella giusta.