Guarda il sole splendere grazie al Solar Dynamics Observatory
Questa settimana, il Sole è esploso con un potente brillamento solare e l’incidente è stato catturato in tempo reale dal Solar Dynamics Observatory della NASA. La NASA ha condiviso filmati straordinari dell’evento, che ha avuto luogo il 20 gennaio, con un picco all’1:01 ET.
“I brillamenti solari sono potenti esplosioni di energia”, scrive la NASA. “I bagliori e le eruzioni solari possono avere un impatto sulle comunicazioni radio, sulle reti elettriche, sui segnali di navigazione e comportare rischi per i veicoli spaziali e gli astronauti”.
Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha catturato questa immagine di un bagliore solare, come si vede nel lampo luminoso sul lato destro di questa immagine del Sole, il 20 gennaio. L’immagine del canale Atmospheric Imaging Assembly 131 Ångström di SDO (colorato in verde acqua) mostra un sottoinsieme di luce ultravioletta estrema che evidenzia il materiale estremamente caldo nei bagliori. Crediti: NASA/SDO
Il Solar Dynamics Observatory osserva costantemente questo sole, in attesa di catturare momenti come questo e di vedere come cambia la stella nel tempo. L’immagine è colorata in questa tonalità di blu per mostrare meglio l’evento del bagliore, con il blu che rappresenta l’estrema luce ultravioletta emessa dal Sole a causa del suo calore. Oltre all’immagine del Sole intero sopra, la NASA ha anche rilasciato una clip ravvicinata che mostra la regione infiammata in modo più dettagliato:
Uno zoom sulla regione svasata. Crediti: NASA/SDO
Questo è stato classificato come un brillamento solare M5.5, rendendolo uno dei tipi più intensi di brillamento ad essere stato individuato. Secondo lo Space Weather Prediction Center , ci sono cinque livelli per misurare l’intensità dei brillamenti solari, ciascuno indicato da una lettera. Il più basso è il livello A, seguito dai bagliori B, C, M e X, con ogni livello che emette raggi X dieci volte più potenti del livello sottostante. Come un bagliore M, questo evento è stato all’estremità più forte della scala, anche se non così drammatico come il bagliore di classe X-1 osservato nell’ottobre dello scorso anno.