Google aggiunge una cartella di foto private bloccate agli iPhone per le foto “personali”
Google Foto consentirà presto agli utenti di iPhone e Android di salvare le proprie foto in una cartella bloccata protetta biometricamente mentre Google spinge per maggiori funzionalità di privacy sui dispositivi mobili. È un bel modo per stare tranquilli e tenere le foto personali sensibili fuori dal cloud.
La cartella bloccata è una funzionalità introdotta da Google per Pixel all’inizio di quest’anno che consente loro di nascondere le foto sensibili fuori dalla vista. Se una foto è nascosta dietro una “cartella bloccata”, non verrà visualizzata. È molto simile alla funzione album nascosto su iOS, iPadOS e macOS, ma con il vantaggio della password o della protezione biometrica. Anche le immagini nella cartella bloccata non vengono sincronizzate con Google Foto, ma limitate al dispositivo utilizzato. Locked Folder arriverà su iPhone all’inizio del prossimo anno, mentre gli utenti Android non Pixel lo avranno “presto”.
Google ha anche annunciato un pacchetto di altre funzionalità che sta portando specificamente ai telefoni Android e ai dispositivi Pixel. Per Pixel, l’azienda sta aggiungendo un nuovo Security Hub. Questo è stato visto per la prima volta su Google Pixel 6 come uno strumento mobile che riunisce tutte le tue funzionalità di sicurezza in un unico posto. Sarai in grado di vedere se sei in ritardo per un aggiornamento di sicurezza o software e se hai installato un’app dannosa, oltre a controllare le tue password per eventuali violazioni. Questo si affianca alla nuova dashboard sulla privacy in Android 12 che evidenzia quali app hanno avuto accesso alla tua posizione, fotocamera o microfono in un’interfaccia di facile visualizzazione.
Per i telefoni Android in generale, Google sta portando la stessa protezione dal phishing fornita in Gmail a Google Messaggi e al servizio di chat RCS. Allo stesso modo, i clienti di Google Fi su Android ora avranno la crittografia end-to-end per impostazione predefinita quando si telefonano tra loro. Gli abbonati a Google One potranno ora utilizzare la VPN integrata in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera. Questo si aggiunge all’elenco iniziale di Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Dovrai anche pagare il piano Google One da 2 TB per trarne vantaggio.
Infine, Google sta aggiungendo una prima modalità HTTPS al browser Chrome. Gli utenti saranno in grado di impedire il caricamento di pagine che non supportano HTTPS per impostazione predefinita, con l’opzione data per allontanarsi dal sito.